(captatio&planning)
In fondo ho sempre saputo di non essere
Humphrey Bogart.
So che un professionista non dovrebbe
avere peli sullo stomaco. E infatti finora sono stato gelido come una
coppa music a dicembre.
Questi 6 anni di lavori hanno
contribuito a rendermi un vero duro, dietro di me ho lasciato
cadaveri di storie, personaggi, progetti. Un tipo losco, insomma, ho
resistito, li ho snobbati e, a volte, ho avuto pure pudore per loro,
ma ora basta, il loro sacrificio grida vendetta, tanto è inutile
tenerli per me (e i miei compagni d'avventura) e forse il blog così
avrà (più) senso.
Di volta in volta pubblicherò qualche
disegno/studi/vignette sparse di progetti inediti/scarti/bozze/cose
pubblicate che non ho spinto sul blog.
I morti tornano sulla terra, anzi sulla
rete e stavolta proverò a non darmi, che in fondo ho sempre saputo
di non essere Humphrey Bogart.
3 tavole di “Gastrite” (tratto dal
racconto di Simone Ungaro), con tanto di errore di battitura
direttamente dal 2008.
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